Prima premessa: io sono onnivoro e amo molto la carne, più di qualunque altro ingrediente, riso escluso. Seconda premessa: considero la scelta vegana una scelta etica personale, quindi da rispettare a prescindere (però non sopporto che i vegani, certo non tutti ma troppi sì, si considerino “superiori” agli onnivori perché la loro scelta etica è “giusta” e “sana”: i germi dell’orrido integralismo si nascondono dovunque). Terza premessa: mi piacciono i piatti buoni, comunque fatti.
E da Soulgreen ho mangiato piatti buoni, vegani. E’ un progetto costruito con grande determinazione e professionalità che ha lo scopo di offrire piatti ricchi, buoni e colorati, sempre vegani, in un ambiente moderno, di moda e alla moda con un servizio veloce e curato. I piatti, di grandissimo eclettismo, ispirati dalle mille proposte vegane che esistono nel mondo, sono “moderni”: nel senso che sono basati su miscele di colori e sapori eterogenei, non troverete quindi la pasta e fagioli o gli spaghetti aglio, olio e peperoncino, che pure vegani sono. Li ha intelligentemente progettati il loro chef Gabriele Tardini, li esegue una brigata giovane e determinata; la sala la gestisce la tosta Federica Grasso.
La cosa che più mi ha convinto del loro menù sono le soul bowl, delle ricche ciotole ispirate alla più diverse tradizioni nazionali, che sono piatti unici, che contengono cioè sia proteine sia amidi, e sia verdure. Purtroppo le propongono a rotazione solo a pranzo, mi chiedo il perché. Interessanti i pani e i dolci, tutti fatti in casa. E interessante la proposta di vini, italiani e non, anche loro ovviamente vegani.
Soulgreen, Piazzale Clotilde angolo via Vespucci, Milano, tel 02.62.69.51.62, www.soulgreen.com, sui 40 Euro bere escluso