Come tutti di certo saprete, il bravissimo Claudio Liu, patron di Iyo in Piero della Francesca, raddoppia: ha aperto un secondo ristorante in Piazza Alvar Aalto, che si chiama appunto Iyo Aalto. Bellissimo, modernissimo, di gran tono, l’architetto Maurizio Lai, sardo, non cinese, è stato proprio bravo!
In realtà i ristoranti sono due, uno “dentro” l’altro: il primo consta in un bancone a U con 8 posti e con 2 cuochi dedicati che preparano un omakase, un menù fisso, mentre l’altro è un ristorante classico giapponese ma più modernista, con tavoli e servizio al tavolo. Io ho provato il primo e di lui parlerò. L’altro lo proverò presto.
Propone piatti della cucina edomae (quella dell’800 di Tokio, pre sushi, che ne è una variante popolare) eseguiti nella maniera più canonica e rigorosa, che di più non si può. Al di là della selezione delle materie prime, che sono veramente il meglio disponibile sul nostro mercato, i due chef, Masashi Suzuki e Luciano Yamashita, preparano con assoluta calma e precisione i 20 piatti previsti. Perfezione assoluta che raggiunge il culmine con un nigiri di anguilla, con un sashimi di ventresca di tonno e di cernia bianca, e con un gindara, ovvero carbonaro nero dell’Alaska, che nella gare del pesce più buono al mondo vince per distacco. Il tutto per 150 Euro, bevande escluse. Uscendo molto felice, mi è venuta in mente questa definizione: da oggi fra i ristoranti nipponici a Milano, Iyo Aalto è come la Germania per lo spread, tutti gli altri saranno misurati tramite la distanza che hanno da questa assoluta eccellenza. Last but non least, è a 5 minuti a piedi da casa mia: coda chiedere di più?
Iyo Aalto, Piazza Alvar Aalto, www.iyo.it, (ma lo spazio di Iyo Aalto non c’è ancora, oggi), tel 02.25.06.28.88