Viva

Alice nacque nel 2007 a opera di due socie, e fu subito di successo. Poi nel 2014 l’occasiona della vita: si trasferì al secondo piano di Eataly Smeraldo, ancor più di successo. Poi le socie si sono separate, succede ahimè, e Viviana Varese, da sempre chef, continua da sola, avendo però come socia Ritu Dalmia, indiana, con la quale ha aperto anche Spica, ne ho già parlato in queste pagine. Viviana è una perfetta “alta cuoca”, cioè cuoca di alta cucina. È perennemente e, che dire, “ferocemente” a caccia di spunti, di abbinamenti nuovi, di ingredienti sconosciuti. Corollario, di tutti i cuochi che conosco, nessuno come lei visita colleghi, sia in Italia sia all’estero: ovviamente riesce a fare questo perché dispone di una vasta brigata capitanata da i suoi due bracci destri, Ida Brenna e Matteo Carnaghi. È l’esempio vivente che solo dal confronto continuo e indefesso con i colleghi parigrado si può crescere. I piatti, li trovate sul sito, sono più di verdure e di pesce che di carne, sono ricchi, abbastanza complessi ma senza esagerare, molto pensati e ruotano tanto. I suoi dolci sono un punto di forza. La cucina è del tutto a vista, l’ambiente, recentemente rinnovato, moderno e colorato. In sintesi, una grande e alta realtà a Milano.

Viva, Piazza XXV Aprile 10, tel 02.49.49.73.40, www.vivavvianavarese.it, oltre i 100 Euro.