La cucina milanese non gode di buona salute a Milano – è un eufemismo, in realtà sta proprio male. Un po’ è colpa sua, che molti dei piatti richiedono lunghe cotture, poco compatibili con i tempi della ristorazione di oggi. Ma molto è anche colpa dei cuochi che non hanno voluto o saputo utilizzare le tecniche nuove di cucina, che vanno benissimo non solo per la cucina nuova ma anche, oserei dire soprattutto, per i piatti classici. Fra i pochi che riescono a tenere alta la bandiera della nostra cucina a Milano spicca Cesare Battisti del Ratanà. Sta in una bella palazzina decò dentro un giardino, nel quartiere Isola. L’ambiente è moderno, funzionale. I piatti sono basati su ottime materie prime, i produttori sono giustamente citati nel menù. Le proposte sono milanesi ma si allargano un po’, prevalentemente al nord Italia. Da non perdere i mondeghili, i risotti, le lumache e la lingua. La cotoletta la fanno solo su prenotazione: trovare tutti i giorni il vitello giusto è una sfida. Spesso, in stagione, c’è una casoeula di riferimento. Hanno sul loro sito il menù con i prezzi: bravi, troppi loro colleghi non hanno ancora capito quanto sia importante.
Ratanà, Via De Castillia 28, tel 02.87.12.88.55, www.ratana.it, sui 60 Euro