Masuelli

La trattoria Masuelli è nata nel 1921 (e quindi l’anno prossimo compie 100 anni!) in viale Umbria ed è da allora stata gestita dalla stessa famiglia, appunto i Masuelli. Dal 1956 se ne è occupato Pino Masuelli, figlio dei fondatori, piemontese di Rocchetta Tanaro, un mito di patron, affiancato dalla moglie Tina in cucina. Lentamente è subentrato ai fornelli il loro figlio Max. Oggi Pino e Tina si godono la pensione e in sala sta Andrea, figlio di Max. Insomma, come diceva John Ford, la lunga linea grigia…

L’offerta è: Milano, il Piemonte e una spruzzata di altro. E quindi troverete antipasti come acciughe cantabriche, aringhe affumicate e burro di bufala; e cervella di vitello fritta, con nidi di verdure e senape. A seguire primi come risotto giallo; pasta e fagioli “con il cucchiaio in piedi” (quante volte ho sentito questo mantra di Pino…); e agnolotti del plin con sugo di arrosto. E secondi come il rognone di vitello trifolato; vitello tonnato, polvere di capperi e cialda di grano duro; e ovviamente cotoletta alla milanese. Ma anche filetto di spigola e scarola con pinoli ed uvetta, stracciatella e mollica croccante: il nuovo che avanza. In stagione cassoeula, bottaggio d’oca e affini.

Sia chiaro, questo conservatorismo nella proposta riguarda l’anima dei piatti, non la tecnica di esecuzione. Per fare un esempio il loro guanciale di fassone brasato è cotto in forno, da tantissimo tempo, a vapore a 100° per 8 ore, una tecnica che esalta al meglio il sapore di quella materia prima. E quindi l’hanno adottata senza esitazioni.

Di spessore la proposta dei vini, dominata dal Piemonte. L’ambiente è caldo e tranquillo, mette tutti a proprio agio: 3 sale, con il pavimento di cotto, la boiserie bassa alle pareti, il bancone all’ingresso e quadretti che arredano.

Masuelli San Marco, Viale Umbria 80, tel 02.55.18.41.38, www.masuellitrattoria.com, sui 50 euro, bere escluso