In genere, un locale che apre richiede tempo per mettere a punto il menù: è inevitabile. È ben difficile che funzioni subito e più che mai che faccia un botto subito.
Ma succede però: poco ma succede. Dove è successo in questi giorni è a Le Nove Scodelle.
E’ successo perché il patron è il bravissimo Agie Zhou, che tutti conoscono perché possiede anche le due raviolerie artigianali di via Paolo Sarpi (al 27 e accanto, tel 331.88.70.596) che sono apprezzatissime e dove c’è perennemente coda. È successo perché è bravo, d’accordo, ma poi ha evitato un classico errore, non ha aperto “di corsa”: ha mandato due suoi cuochi in Cina per 6 mesi, per impratichirsi con i nuovi piatti.
I piatti che propone sono ultra regionali: quelli del Sichuan. Che è una regione (vabbè, solo 80 milioni di abitanti…), del sud i cui piatti sono molto speziati, non a case il più celebre loro prodotto è il pepe (che poi in effetti è una bacca) del Sichuan e molto caratterizzati, con sapori forti, si potrebbe dire che non passano inosservati. La loro tradizione li propone in scodelle di ingredienti, alcune grosse da condividere e altre più piccole individuali, cotti in umido o a vapore e più o meno brodosi.
La proposta verte su nove scodelle – nove è un numero sacro in Cina, era quello dell’Imperatore, solo in questo secolo si è “democratizzato” e tutti possono “usarlo” (una volta no, ma sul serio…), ma sacro è rimasto. Più riso bianco e basta.
Nella carta ci sono due scodellone da 2 o più persone: una di straccetti di manzo e verdure di stagione con zenzero, pepe di Sichuan e peperoncino; e una di carpa con zenzero e in agrodolce: anche lei col peperoncino, ma non lo scrivo più per le altre ricette, è presente in tutte…
Le scodelle individuali sono: di melanzane, zenzero ed erba cipollina; di pollo e anacardi, agrodolce; di puntine con zucca; di coniglio con porri; di straccetti di pollo marinati e cotti a vapore; di spaghettoni freschi, simil pici toscani, con salsa al sesamo; e di ravioli di maiale con salsa dolce piccante. Assaggiati tutti, quelli che mi sono piaciuti di più sono il manzo, gli straccetti di pollo e soprattutto gli spaghettoni.
Le ricette sono del tutto e per tutto tradizionali. Traduco: non hanno ridotto peperoncino e spezie per adattarsi ai gusti dominanti di noi italiani, li hanno lasciati come la storia loro chiede. Quindi preparatevi spiritualmente e chi non ama le tante spezie, stia alla larga.
La qualità. Ottima, la politica di Zhou è sempre stata di utilizzare ottimi ingredienti, qui continua. E l’esecuzione è molto più che corretta.
I prezzi. Le ciotolone costano 15 e 16 Euro, le ciotole da 8 a 12, ma gli spagettoni solo 6, il riso bianco 1.5 euro: che è da mescolare alla fine nelle ciotole semi vuote, così si insaporisce alla grande. In sintesi, si può dire che hanno il miglior rapporto qualità prezzo di Milano. Mica poco. Proprio un super botto…
La Nove Scodelle, Viale Monza 4, tel 02.49.67.09.57, non hanno ancora il www, chiuso lunedì