Barbacoa

La ristorazione brasiliana al (loro) estero offre di fatto due super proposte: la feijoada, un ragoût di maiale con fagioli, e il churrasco. Quest’ultimo consta in spiedi di tanti tipi di carne, marinata o non, cotti in un forno verticale – ma alcuni anche in forni classici. I camerieri girano fra i tavoli con gli spiedi in mano, e questo tipo di servizio si chiama rodizo, e tagliano sul piatto del cliente una fetta esterna cotta, lo spiedo viene poi rimesso nel forno e la cottura continua. Il Barbacoa è la versione meneghina di una grande catena brasiliana di ristoranti, un format presente con 6 locali in Brasile, 8 in Giappone e 1 solo nel resto del mondo: appunto a Milano; c’è un bravo direttore brasiliano, Donazar Beltrame. Propone di fatto solo il churrasco. Potrete scegliere fra una vasta scelta di antipasti al buffet, poi sul tavolo trovate dei bottoni, da un lato verdi e dall’altro rossi: finché tenete il verde verso l’alto, continuano a tagliarvi fette di carne, quando non ce la fate più e girate il rosso, smettono. Le carni del churrasco, che variano secondo le consegne dei fornitori, sono spalla di agnello, gobba di bue, controfiletto, filetto, picanha (codone), scamone, biancostato, fraldinha (pancia), maiale, agnello, pollo e altre ancora. Insomma, un all (meat) you can eat ma di altissimo livello. Le carni vengono da diversi paesi del mondo, poche sono brasiliane, cercano il meglio non importa dove. Il locale è ricco, scintillante e bello, molto grosso, con una grande cantina a vista. Ovviamente è solo per carnivori convinti.

Barbacoa, Via Abbadesse 30, Milano, tel 02.688.38.83, www.barbacoa.it sui 50 euro, bere escluso