Carroponte

Oscar Mazzoleni, proprietario del Carroponte, ne è patron ma anche maître e sommelier. Lo stimo soprattutto per aver saputo costruire un progetto vincente seguendo un principio base assoluto: fare tutto per e sui suoi clienti. Sembra una cosa scontata, ma poi alla fine lo fanno ben pochi: ahimè la più parte dei cuochi patron basano la loro offerta sui piatti che amano e amano fare, poi i clienti devono adattarsi…

Al Carroponte l’ambiente è molto bello, importante, ma non impegnativo, ciascuno si sente a suo agio, sia in giacca e cravatta sia in jeans. E’ diviso in quattro parti, una più “formale”, ma da scrivere fra tante virgolette, e una più casual, da bistrot. Poi c’è un’enoteca, dove si fanno anche degustazioni e il bar, poi ancora il giardino.

La cucina è eclettica, dovunque, basata su piatti solidi, quelli che nessuno deve mai chiedere cosa sono: e anche questo è un trucco vincente. Spazia da due esemplari lobster roll e carroburger a crostacei & co marinati, dalla terrina di foie gras a microburger, carpaccio e tartare insieme, dai casoncelli agli spaghetti aglio, olio, peperoncino e gamberi, dal risotto giallo alla guancia di vitello, dal polpo arrostito alle costine di pata negra. E degustazione di caviale, Calvisius o siberiano. Più una ventina di finger food. Il tutto si può ordinare dovunque si è seduti. Quindi estrema flessibilità sia di seduta sia di cibi: e questa è l’ennesima caratteristica vincente.

Non domo, c’è un’altra cosa: lui fa di tutto per non far sentire i clienti costretti a fare un pasto completo, possono anche ordinare anche due fette di salame o finger food e un bicchiere di vino.

I vini, beh, sono 1100 non “tutti” ma quasi. Con ottimi prezzi.

Avercene di ristoranti così.

Carroponte, via De Amicis 4, Bergamo, tel 035.26.52.180, www.alcarroponte.it, 45 Euro bere a parte