Sine è il locale di Roberto di Pinto, bravo cuoco ricco di tante esperienze, in Italia e all’estero. Per definire il progetto, servono due sostantivi. Il primo è appunto sine, che in latino vuol dire senza, il secondo è gastrocrazia, un nome da loro depositato. Che in gran sintesi vuol dire sì alta cucina ma libera da preconcetti, privata di orpelli e di ingredienti ”nobili” (da scrivere fra virgolette perché esistono tanti ingredienti considerati meno nobili altrettanto buoni, uno fra tanti il da lui – e da me…- amato cuore di manzo) e, soprattutto, complessità di lavorazioni che inevitabilmente alzano i costi e quindi il conto per i clienti. Quindi, piatti ridotti all’essenziale. E infatti un menù degustazione di 5 portate costa 45 Euro, ovviamente quello da 9 portate 95 Euro.
Di Pinto è napoletano, e quindi nelle ricette l’imprinting campano si vede, anche se tutti i piatti sono un po’, chi di più o di meno, rivisitati e arricchiti da spunti altrui, soprattutto orientali. Quindi troverete una parmigiana “espressionista”, colorata con creme; il risotto Milano-Napoli, giallo con frutti di mare, mantecato sia con burro sia con olio evo; e il diaframma con cipolla caramellata, ravioli di guanciale e wasabi napoletano. Ma anche l’ombrina all’acquapazza; e il coniglio all’ischitana.
Il ristorante è moderno, essenziale, di tono: ti bendispone. Attenta la cantina. Ottimo il servizio.
Sine, Viale Umbria 126 (Angolo Corso XXII Marzo), tel 02.36.59.46.13, www.sinerestaurant.com, sui 55 Euro