Io mangio tutto, ovviamente a patto che sia buono. Poi stravedo per alcune cose. Per esempio le ostriche, soprattutto cotte ma anche crude. E quindi, al di là di gustarle in tanti ristoranti che le hanno, il mio sogno era avere a disposizione un semplice oyster bar, magari vicino a casa, dove trovarle sempre e di molto buone.
Il sogno si è avverato 2 settimane fa quando ha aperto Oyster Bar, in via Archimede – che non è vicinissimo a casa, nessuno è perfetto, pazienza. Lo ha voluto un bravo imprenditore della ristorazione Luca Guelfi, che nella stessa strada, che pigro!, possiede il Saigon vietnamita, il Canteen messicano e il Shimokita giapponese, tutti di grande successo; e comunque le sinergie ci sono, eccome.
È uno spazio piccolissimo, la sala è di 30 metri quadri, con un bancone a U che la occupa quasi tutta: ci sono 17 posti al bancone e 1 tavolino da due. Nel bancone opera l’oystermen, Alessandro Silvestri, che apre una ventina di tipi di ottime ostriche, che ruotano a seconda del mercato, insieme con altre coquillage ma anche ricci, scampi e altri. L’offerta è completata da una manciata di piatti assemblati in una piccola cucina, solo assemblati perché non hanno la cappa, quindi non possono cuocere, tipo cocktail di gamberi, ceviche o catalana di aragosta.
È un locale proprio da godere. E le ostriche sono veramente ottime. Ed è informale che di più non si può: puoi andare, mangiare un po’ di ostriche e basta. Al momento sono aperti solo la sera, poi si vedrà. Ma avercene di locali così!
Oyster bar, via Archimede 12, tel 02.27.01.89.37, www.lucaguelficompany.com/oyster-bar, dai 40 Euro in su.